Pompe di Calore

Nel gennaio 2008 gli Stati membri della Comunità Europea hanno dato il via libera al pacchetto cosiddetto “20 20 20 2020”, ovvero, 20% di fonti rinnovabili, 20% di miglioramento dell’efficienza, e 20% di taglio delle emissioni, tutti obiettivi da raggiungere entro il 2020.

Questi obiettivi ambiziosi possono essere raggiunti solo migliorando l’efficienza energetica e coprendo la domanda di energia rimanente con le fonti energetiche rinnovabili.

Tra le aree di interesse possiamo individuare la produzione di elettricità, destinata a coprire il fabbisogno di riscaldamento, condizionamento e dei trasporti. Tra le azioni più efficaci per raggiungere gli obbiettivi è stata individuata la necessità di migliorare l’efficienza dei sistemi di climatizzazione ed isolamento termico degli edifici.

Mentre la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili fa parte delle politiche energetiche nazionali e internazionali, solo la biomasse il solare termico sono ampiamente riconosciute come fonti rinnovabili per la climatizzazione. L’energia presente nell’ambiente o recuperata da alcuni processi produttivi ha un potenziale significativo, ad esempio, con essa possiamo alimentare le pompe di calore, che possono fornire il riscaldamento, il raffrescamento e l’acqua calda sanitaria coprendo le esigenze di una vasta gamma di utenti, dal privato al pubblico in tutta l’Europa.

Le pompe di calore attuali, hanno raggiunto un elevato livello di efficienza, e dovrebbero quindi essere la prima scelta per la climatizzazione in Europa ed in particolare nel nostro paese che ha un clima particolarmente favorevole. In Italia, ci sono alcune iniziative che lasciano intravedere un futuro di incentivazione perchè in alcune Regioni, tra le fonti rinnovabili sono state inserite le Pompe di Calore a testimonianza della sensibilità di alcune Amministrazioni nei confronti di queste tematiche e l’ENEL a partire dal mese di Marzo del 2010 ha istituito le tariffe per usi diversi dedicate alle Pompe di Calore e alle Auto elettriche.

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